Mutilatore Nero: differenze tra le versioni

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Esterno Medio
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Esterno
  
Dadi Vita: 4d8+4 (25 pf)
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Taglia: [[Taglia delle creature|Media]]
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GS: 3
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Allineamento: Neutrale Malvagio
  
 
Iniziativa: +0
 
Iniziativa: +0
  
Velocità: Volare 12 m (perfetta)
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*<span style="color:#; background:#AFEEEE">Difesa</span>
  
CA: 19 (+4 Des, +5 naturale)
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Classe Armatura: 19 (+4 Des, +5 naturale), contatto 14, colto alla sprovvista 15
  
Attacchi: Morso +10 mischia; tentacolo +7 mischia
+
Dadi Vita: 4d8+4 (25 pf)
  
Danno: Morso 2d6; tentacolo 1d8 + acido
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Tiri salvezza: Temp +5, Rif +4, Vol +4
  
Faccia/Portata: 3 m per 3 m/1.5 m
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Qualità speciali: RI 10, riduzione del danno 5/magia, odore, non può essere sorpreso, trasferimento
  
Attacchi Speciali: nessuno
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*<span style="color:#; background:#FA8072">Attacco</span>
  
Qualità Speciali: RI 10, riduzione del danno 5/+1, odore,
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Velocità: Volare 12 m (perfetta)
  
non può essere sorpreso [flanked], trasferimento
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Attacco: Morso +10 mischia 2d6 o tentacolo +7 mischia 1d8 + 1d4 acido
  
Tiri Salvezza: Temp +5, Rif +4, Vol +4
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Attacco completo: Morso +10 mischia 2d6 e tentacolo +7 mischia 1d8 + 1d4 acido
  
Caratteristiche: For 15, Des 18, Cos 12, Int 5, Sag 17, Car 10
+
Spazio/Portata: 3 m per 3 m/1,5 m
  
Abilità: Nascondersi +7, Orientamento +7, Ascoltare +7,
+
Attacchi speciali: -
  
Seguire Tracce [tracking] +4
+
*<span style="color:#; background:#F0E68C">Statistiche</span>
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Caratteristiche: For 15, Des 18, Cos 12, Int 5, Sag 17, Car 10
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Attacco base/Lotta:
  
 
Talenti: Multiattacco
 
Talenti: Multiattacco
  
Clima/Terreno: Qualsiasi
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Abilità: Nascondersi +7, Orientamento +7, Ascoltare +7, Seguire Tracce +4
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Linguaggi: Vedi testo
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*<span style="color:#; background:#90EE90">Ecologia</span>
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Ambiente: Qualsiasi
  
 
Organizzazione: Solitario
 
Organizzazione: Solitario
  
Grado di Sfida: 2
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Tesoro: -
  
Tesoro: Nessuno
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Avanzamento: -
  
Allineamento: Neutrale Malvagio
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Modificatore di livello: 3-4 DV (Medio); 5-7 DV (Grande)
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Se uccide un essere intelligente, girovaga disorientato e senza meta, cercando in qualche modo di ricostruire la sua vita, ma rimane praticamente ignaro di essere diventato un mostro. Durante i periodi di luna piena, le memorie della creatura vengono completamente perse, e il mutilatore nero ritorna al suo stato naturale, riprendendo a cacciare per sopravvivere.
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I mutilatore neri non si riproducono. Provengono da un altro piano dimensionale, ma quale sia questo piano e come facciano ad arrivare nel Primo Piano Materiale è ignoto.
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I mutilatori neri sono quasi ciechi, e contano sul loro olfatto per percepire ciò che li circonda. Penso che non possano vedere molto lontano da loro anche se, stranamente, riescono a percepire facilmente le superfici solide.
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Usando questa strana percezione riescono a passare attraverso le porte e a girare dietro agli angoli, oltre a seguire i movimenti di spade, lance e specialmente armi con l’asta.
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*Combattimrento
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Trasferimento: Quando uccide una vittima, un mutilatore nero assume la sua personalità e frammenti della sua memoria.
  
Avanzamento: 3-4 DV (Medio); 5-7 DV (Grande)
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I tentacoli del mutilatore nero emettono una sostanza acida usata per la digestione.
  
Qualità Speciali: Transfert: Quando uccide una vittima, un mutilatore nero assume la sua personalità e frammenti della sua  memoria.
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I mutilatori neri hanno una debolezza: le armi magiche. Per tutte le altre armi è difficile farsi strada attraverso la loro pelle insolitamente resistente.
  
Se  uccide  un  essere  intelligente,  girovaga disorientato  e  senza  meta,  cercando  in  qualche  modo  di ricostruire  la  sua  vita,  ma  rimane  praticamente  ignaro  di essere diventato un mostro. Durante i periodi di luna piena, le memorie della creatura vengono completamente perse, e il mutilatore nero ritorna al suo stato naturale, riprendendo a  cacciare  per  sopravvivere.
 
  
I  mutilatore  neri  non  si riproducono. Provengono da un altro piano dimensionale, ma quale sia questo piano e come facciano ad arrivare nel Primo Piano Materiale è ignoto.Quella  cosa  contorta  e  insanguinata  una  volte  era umana...forse. Non avrei saputo dirlo con certezza – ogni particolare riconoscibile era stato rimosso. Le condizioni in cui  giaceva  il  cadavere  e  l’odore  che  pervadeva  l’aria potevano essere causati solo dal crudele mostro che stavo inseguendo: un mutilatore nero. Mentre  mi  rialzavo,  il  tappeto  di  mosche  che  aveva ricoperto  il  corpo  fino  a  poco  prima  ritornò  al  suo macabro banchetto. La forma contorta  - morta da poche ore – venne di nuovo avvolto dagli insetti. Un arco e una faretra  giacevano  lì  vicino.
 
  
Forse  la  vittima  era  stata  una donna dei boschi, come me. Mi  inginocchiai  sul  terreno  per  cercare  le  tracce  della creatura.
 
  
La  rugiada  era  completamente  evaporata, ma il sole  faceva  luccicare  alcuni  fili  d’erba  scintillanti.
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Mentre passavo attraverso il bosco, mi legai i capelli indietro e mi strinsi ancora di più nel mantello, una difesa temporanea ma solida. L’ampia e soffice superficie avrebbe reso difficile alla creatura percepirmi.
  
Non luccicavano a causa del sangue, ma per l’icore nerastro che la creatura faceva gocciolare dopo essersi nutrita. Il liquido nero e i corpi erano le uniche cose che si era lasciata dietro. Niente orme, né segni di artigli. Avrebbe continuato a non lasciarsi  dietro  altro, a  meno  che  non avesse  bisogno  di qualche mezzo migliore per uccidere una grande animale.
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I mutilatori neri, tuttavia, possiedono un senso dell’olfatto molto acuto, e possono avvertire la presenza di ogni cosa vivente che si avvicini a meno di un tiro di sasso. Ho trattato il tessuto del mantello con foglie di menta, per confondere il mio odore. Ogni estratto aromatico di vegetali è eccellente per questo scopo; avevo esitato ad usare profumi di origine animale, perché avrebbero sicuramente attratto la creatura (e altri poco piacevoli abitanti delle distese selvagge, per questo). Non dovevo preoccuparmi del rumore, perché i mutilatori neri non hanno orecchie.
  
Seguii la sua traccia, anche se sapevo che sarebbe svanita velocemente come la vita delle sue vittime. La bestia di solito  manteneva una direzione  fissa dopo  essersi  nutrita, diventando errabonda solo quando sarebbe stata di nuovo affamata. I resti della poveraccia che avevo trovato erano un motivo sufficiente per essere sicura: la creatura era sazia. La traccia era ben visibile, e la seguii velocemente. Con un po’  di fortuna,  l’avrei  raggiunta  come  avevo  raggiunto  i suoi  simili  che avevo  inseguito,  e  finalmente  la  zona sarebbe  stata  libera  per  sempre  dalla  loro  diabolica malignità per sempre. Mi  domando  se  la  parola  “diabolica�?  sia  appropriata. Anche se avevo passato quasi un anno al servizio della mia dea come guerriera, sapevo che la mia vera vocazione era uccidere  i  mutilatori  neri  finché  non  ne  sarebbe  rimasto nessuno  in  questo  mondo  –  o  nel  prossimo,  se  fossi riuscita  a  garantire  anche  questo.
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Quella cosa contorta e insanguinata una volte era umana...forse. Non avrei saputo dirlo con certezza ogni particolare riconoscibile era stato rimosso. Le condizioni in cui giaceva il cadavere e l’odore che pervadeva l’aria potevano essere causati solo dal crudele mostro che stavo inseguendo: un mutilatore nero. Mentre mi rialzavo, il tappeto di mosche che aveva ricoperto il corpo fino a poco prima ritornò al suo macabro banchetto. La forma contorta - morta da poche ore – venne di nuovo avvolto dagli insetti. Un arco e una faretra giacevano lì vicino.
  
Forse il  desiderio  della mia  dea  era questo:  che  uccidessi  mutilatori  neri ogniqualvolta ne avessi la possibilità. Non importava. Dea o no, dovevano morire tutti. La  traccia  conduceva  in  un  bosco  lì  vicino.
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Forse la vittima era stata una donna dei boschi, come me. Mi inginocchiai sul terreno per cercare le tracce della creatura.
  
Mi  preparai, stringendomi  nel  mantello.
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La rugiada era completamente evaporata, ma il sole faceva luccicare alcuni fili d’erba scintillanti.
  
I  mutilatori  neri  sono  quasi ciechi, e  contano  sul  loro  olfatto  per percepire  ciò  che li circonda. Penso che non possano vedere molto lontano da loro anche se, stranamente, riescono a percepire facilmente le  superfici  solide.
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Non luccicavano a causa del sangue, ma per l’icore nerastro che la creatura faceva gocciolare dopo essersi nutrita. Il liquido nero e i corpi erano le uniche cose che si era lasciata dietro. Niente orme, né segni di artigli. Avrebbe continuato a non lasciarsi dietro altro, a meno che non avesse bisogno di qualche mezzo migliore per uccidere una grande animale.
  
Usando  questa  strana  percezione riescono a passare attraverso le porte e a girare dietro agli angoli, oltre  a  seguire  i  movimenti  di spade, lance  e specialmente armi con l’asta. Mentre  passavo  attraverso  il  bosco, mi  legai  i capelli indietro e mi strinsi ancora di più nel mantello –  una difesa 1 temporanea ma solida. L’ampia e soffice superficie avrebbe reso  difficile  alla  creatura  percepirmi.
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Seguii la sua traccia, anche se sapevo che sarebbe svanita velocemente – come la vita delle sue vittime. La bestia di solito manteneva una direzione fissa dopo essersi nutrita, diventando errabonda solo quando sarebbe stata di nuovo affamata. I resti della poveraccia che avevo trovato erano un motivo sufficiente per essere sicura: la creatura era sazia. La traccia era ben visibile, e la seguii velocemente. Con un po’ di fortuna, l’avrei raggiunta come avevo raggiunto i suoi simili che avevo inseguito, e finalmente la zona sarebbe stata libera per sempre dalla loro diabolica malignità per sempre. Mi domando se la parola "diabolica" sia appropriata. Anche se avevo passato quasi un anno al servizio della mia dea come guerriera, sapevo che la mia vera vocazione era uccidere i mutilatori neri finché non ne sarebbe rimasto nessuno in questo mondo – o nel prossimo, se fossi riuscita a garantire anche questo.
  
mutilatori neri, tuttavia,  possiedono  un  senso  dell’olfatto  molto  acuto,  e possono avvertire la presenza di  ogni  cosa vivente che si avvicini a meno di un tiro di sasso. Ho trattato il tessuto del  mantello  con  foglie  di  menta,  per  confondere  il  mio odore. Ogni estratto aromatico di vegetali è eccellente per questo  scopo;  avevo  esitato  ad  usare  profumi  di  origine animale, perché avrebbero sicuramente attratto la creatura (e  altri  poco  piacevoli  abitanti  delle  distese  selvagge,  per questo). Non dovevo preoccuparmi del rumore, perché i mutilatori neri  non  hanno  orecchie.
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Forse il desiderio della mia dea era questo: che uccidessi mutilatori neri ogniqualvolta ne avessi la possibilità. Non importava. Dea o no, dovevano morire tutti. La traccia conduceva in un bosco lì vicino.
  
Invece  passai  senza  troppa attenzione attraverso i cespugli, cercando di spingermi più all’interno  del  bosco  mentre  potevo  ancora  seguire  la traccia di arbusti spezzati e chiazze di icore che lasciava la creatura mentre levitava sopra al terreno. Arrivai  ad  un  punto  dove  il  liquido  nero  aveva  formato alcune pozze. Erano piccole pozze, ognuna conteneva non più di qualche stilla, ma erano al di fuori del sentiero. Mi immobilizzai.
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Mi preparai, stringendomi nel mantello.
  
Era  un  indizio  evidente  che la creatura era rimasta in quel punto per un po’. La traccia si fermava, il che significava che poteva essere solo volata sopra di me. Non  l’avevo  vista  mentre  mi  avvicinavo.
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Invece passai senza troppa attenzione attraverso i cespugli, cercando di spingermi più all’interno del bosco mentre potevo ancora seguire la traccia di arbusti spezzati e chiazze di icore che lasciava la creatura mentre levitava sopra al terreno. Arrivai ad un punto dove il liquido nero aveva formato alcune pozze. Erano piccole pozze, ognuna conteneva non più di qualche stilla, ma erano al di fuori del sentiero. Mi immobilizzai.
  
La  mia  unica speranza  era  che non  mi  stesse  cercando, ma  che avesse annusato  l’odore  di  un  cervo  e  che stesse  aspettando  di scendere  sulla  preda  quando  questa  si  fosse  avvicinata.
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Era un indizio evidente che la creatura era rimasta in quel punto per un po’. La traccia si fermava, il che significava che poteva essere solo volata sopra di me. Non l’avevo vista mentre mi avvicinavo.
  
I mutilatori  neri  spesso  cacciano  in  questo  modo: preferiscono  galleggiare  nell’aria  per  poi  fermarsi  quando sentono l’odore di qualcosa che vogliono divorare. Se  stava  veramente  cacciando, la  creatura  doveva  essere molto più grande di quanto avevo pensato la prima volta – era presto perché un mutilatore normale avesse di nuovo fame. A meno che... Poteva  benissimo  essere  che stesse cacciando  me. Rabbrividii  al  solo  pensiero.
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La mia unica speranza era che non mi stesse cercando, ma che avesse annusato l’odore di un cervo e che stesse aspettando di scendere sulla preda quando questa si fosse avvicinata.
  
Solo  una  volta  avevo incontrato  un  mutilatore  abbastanza  intelligente  per ragionare  in questo modo, capace  cioè  di accorgersi  di essere cacciato.
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I mutilatori neri spesso cacciano in questo modo: preferiscono galleggiare nell’aria per poi fermarsi quando sentono l’odore di qualcosa che vogliono divorare. Se stava veramente cacciando, la creatura doveva essere molto più grande di quanto avevo pensato la prima volta – era presto perché un mutilatore normale avesse di nuovo fame. A meno che... Poteva benissimo essere che stesse cacciando me. Rabbrividii al solo pensiero.
  
Fui  in grado  di seguirlo  e  coglierlo  di sorpresa.
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Solo una volta avevo incontrato un mutilatore abbastanza intelligente per ragionare in questo modo, capace cioè di accorgersi di essere cacciato.
  
Temevo  che  questo  mutilatore  avesse  invece colto di sorpresa me. La mia testa era rivolta verso il basso per guardare le pozze dell’appiccicoso icore nero, e il cappuccio del mio mantello era  ben  calato  sulla  fronte.
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Fui in grado di seguirlo e coglierlo di sorpresa.
  
Non  potevo  guardare  verso l’alto  senza  tradire  i  miei  sospetti, così  osservai attentamente il terreno alla ricerca di un’ombra. Era  lì.
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Temevo che questo mutilatore avesse invece colto di sorpresa me. La mia testa era rivolta verso il basso per guardare le pozze dell’appiccicoso icore nero, e il cappuccio del mio mantello era ben calato sulla fronte.
  
La  creatura  si  era  sistemata  fra  i rami  bassi  di  un albero alla mia sinistra, leggermente dietro di me. Non si muoveva. Cambiai leggermente la mia posizione, in modo da  vedere  la  bestia  al  limite  estremo  della  mia  visuale periferica. Aveva allungato i tentacoli e si erao avvolta ad alcuni  rami  –  una  posizione  dalla  quale  non  poteva muoversi  velocemente.
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Non potevo guardare verso l’alto senza tradire i miei sospetti, così osservai attentamente il terreno alla ricerca di un’ombra. Era lì.
  
Aveva  intenzione  di  nascondersi, credendo che passassi oltre? E come si era accorta di me, prima di tutto? Proprio  allora, la creatura  emise  un  suono  sibilante.
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La creatura si era sistemata fra i rami bassi di un albero alla mia sinistra, leggermente dietro di me. Non si muoveva. Cambiai leggermente la mia posizione, in modo da vedere la bestia al limite estremo della mia visuale periferica. Aveva allungato i tentacoli e si erao avvolta ad alcuni rami – una posizione dalla quale non poteva muoversi velocemente.
  
I tentacoli del mutilatore nero emettono una sostanza acida usata  per  la digestione.
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Aveva intenzione di nascondersi, credendo che passassi oltre? E come si era accorta di me, prima di tutto? Proprio allora, la creatura emise un suono sibilante.
  
I tentacoli di quella bestia, avviluppata ai rami, rilasciarono un acido che corrose persino parte della pianta. Quell’emissione significava che aveva ogni intenzione di venirmi a prendere.
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I tentacoli di quella bestia, avviluppata ai rami, rilasciarono un acido che corrose persino parte della pianta. Quell’emissione significava che aveva ogni intenzione di venirmi a prendere.
  
I mutilatori neri hanno una debolezza: le armi magiche. Per tutte le altre armi è difficile  farsi strada attraverso la loro pelle  insolitamente  resistente.
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Cercai in fretta il mio pugnale, e chiusi le dita attorno all’impugnatura proprio mentre un suono secco e terribile proveniva dall’albero del mutilatore.
  
Cercai  in  fretta  il  mio pugnale, e  chiusi  le  dita  attorno  all’impugnatura  proprio mentre un suono secco e terribile proveniva dall’albero del mutilatore.
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Mi mossi immediatamente, non mi importava nemmeno che il mantello potesse rivelare la superficie dura delle frecce nella mia faretra. Il grosso ramo sul quale stava il mutilatore mi cadde vicino con un tonfo, mancandomi per poco.
  
Mi  mossi  immediatamente, non  mi importava nemmeno che il mantello potesse rivelare la superficie dura delle frecce nella mia faretra. Il grosso ramo sul quale stava il  mutilatore  mi  cadde  vicino  con  un tonfo,  mancandomi per poco.
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Aveva usato l’acido dei suoi tentacoli per farsi strada nel bosco, e poi mi aveva lanciato addosso un ramo. Tutto questo era insolito – nessuno degli esemplari che avevo incontrato aveva mai usato armi improvvisate prima. Era forse una nuovo genere di mutilatori?  Non avevo tempo per riflettere sul problema. Corsi dietro ad un albero e sporsi la testa per sbirciare: lo vidi muoversi alla mia sinistra.
  
Aveva  usato  l’acido  dei  suoi  tentacoli  per  farsi strada nel bosco, e poi mi aveva lanciato addosso un ramo. Tutto  questo  era  insolito  –  nessuno  degli  esemplari  che avevo incontrato aveva mai usato armi improvvisate prima. Era forse una nuovo genere di mutilatori?  Non avevo tempo per riflettere sul problema. Corsi dietro ad un albero e sporsi la testa per sbirciare: lo vidi muoversi alla  mia  sinistra.
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Guardai dall’altra parte dell’albero e vidi che stava volando direttamente verso di me! Spostai il pugnale nella mano sinistra, estrassi la spada e feci tre passi indietro.
  
Guardai  dall’altra  parte  dell’albero  e vidi che stava volando direttamente verso di me! Spostai  il pugnale  nella  mano  sinistra, estrassi  la  spada  e feci  tre  passi  indietro.
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Avrebbe dovuto superare l’albero per raggiungermi, e il momento in cui avrebbe girato mi avrebbe dato un leggero vantaggio. Il mutilatore – come previsto – girò intorno all’albero, mentre i suoi tentacoli si contorcevano nell’aria come se stesse afferrando liane invisibili che pendevano in tutte le direzioni.
  
Avrebbe  dovuto  superare  l’albero per  raggiungermi,  e  il  momento  in  cui  avrebbe  girato  mi avrebbe dato un leggero vantaggio. Il  mutilatore  come  previsto  girò  intorno  all’albero, mentre  i  suoi  tentacoli  si contorcevano  nell’aria  come se stesse afferrando liane invisibili che pendevano in tutte le direzioni.
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La bestia completamente nera – si muoveva ondeggiando e scendendo, persino barcollando, come se la gravità stessa cambiando in modo casuale intorno ad essa. Colava icore nero e acido. Si voltò per raggiungermi.
  
La bestia  –  completamente  nera  –  si  muoveva ondeggiando e scendendo, persino barcollando, come se la gravità stessa cambiando in modo casuale intorno ad essa. Colava icore nero e acido. Si  voltò  per  raggiungermi.
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In quel momento colpii e mi mossi nello stesso momento. La spada mancò il bersaglio, ma il pugnale tagliò uno dei suoi tentacoli.
  
In  quel  momento  colpii  e  mi mossi nello stesso momento. La spada mancò il bersaglio, ma  il pugnale  tagliò  uno  dei  suoi  tentacoli.
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Emise un orribile verso, mentre altro icore sgorgava dalla ferita. Un terribile odore di bruciato si levò dalla mia scapola sinistra, mentre l’acido corrodeva il mio mantello.
  
Emise  un orribile verso, mentre altro icore sgorgava dalla ferita. Un terribile odore di bruciato si levò dalla mia scapola sinistra, mentre l’acido  corrodeva  il mio  mantello.
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Gettai via il mantello – sembrava che la bestia potesse percepirmi chiaramente, e non potevo rischiare di danneggiare la mia armatura. Tagliai la fibbia sul mio mantello il più velocemente possibile, e lo lascia cadere per terra, mentre mi muovevo ancora. Il mutilatore nero aveva cambiato direzione. Poiché i mutilatori non hanno faccia – e quindi non hanno una "parte frontale" – la creatura non aveva nessun problema a invertire improvvisamente il suo incedere. Scese su di me velocemente, lasciandomi poco tempo per reagire.
  
Gettai  via  il mantello  –  sembrava  che  la  bestia  potesse  percepirmi chiaramente, e non potevo rischiare di danneggiare la mia armatura. Tagliai  la fibbia  sul  mio  mantello  il  più  velocemente possibile, e lo lascia cadere per terra, mentre mi muovevo ancora. Il mutilatore nero aveva cambiato direzione. Poiché i  mutilatori  non  hanno  faccia  –  e quindi  non  hanno  una “parte frontale�? – la creatura non aveva nessun problema a invertire improvvisamente il suo incedere. Scese su di me velocemente,  lasciandomi  poco  tempo  per reagire.
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Puntai la mia spada verso l’alto per ricevere la sua carica e mi preparai a tagliare ancora col pugnale. L’orrenda bestia mi atterrò sopra, e contemporaneamente spinsi la spada verso l’alto per quanto mi era possibile.
  
Puntai la  mia spada verso  l’alto  per  ricevere  la  sua  carica  e mi preparai a tagliare ancora col pugnale. L’orrenda bestia mi atterrò sopra, e contemporaneamente spinsi la spada verso l’alto  per  quanto  mi  era possibile.
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La colpii nel tentacolo più grosso, attraversandola da parte a parte. Ululò, gli altri tentacoli si avvolsero sulla mia spada, e tirò indietro con forza, portando la mia arma con sé. Impalata, la creatura si contorse a mezz’aria, ululando e sbattendo contro gli alberi, corrodendone le cortecce con il suo acido. Feci un passo indietro, cercando di far allontanare la bestia dalla mia spada, che era ormai coperta di sangue e acido. Speravo di poterla recuperare e anche di poterla usare per qualche altro colpo, se i miei guanti di cuoio avessero resistito all’acido per un tempo sufficiente. La creatura si avventò di nuovo contro di me, evidentemente ignorando qualsiasi dolore provasse.
  
La  colpii  nel  tentacolo più grosso, attraversandola da parte a parte. Ululò, gli altri tentacoli  si  avvolsero  sulla  mia  spada,  e  tirò  indietro  con forza, portando la mia arma con sé. Impalata, la creatura si contorse a mezz’aria, ululando e sbattendo contro gli alberi, corrodendone le cortecce con il suo acido. Feci un passo indietro, cercando di far allontanare la bestia dalla mia spada, che era ormai coperta di sangue e acido. Speravo di poterla recuperare e anche di poterla usare per qualche  altro  colpo, se  i miei  guanti  di  cuoio  avessero resistito all’acido per un tempo sufficiente. La  creatura  si  avventò  di  nuovo  contro  di  me, evidentemente  ignorando  qualsiasi  dolore  provasse.
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Si muoveva molto più veloce di quanto pensassi, e improvvisamente fu proprio di fronte a me, muovendo i suoi tentacoli in un’orribile frenesia.
  
Si muoveva  molto  più  veloce  di  quanto  pensassi,  e improvvisamente  fu  proprio  di  fronte  a me, muovendo  i suoi  tentacoli  in  un’orribile  frenesia.
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Si avvolsero facilmente intorno a me, coprendomi la faccia e circondandomi il collo.
  
Si  avvolsero facilmente  intorno  a me, coprendomi  la faccia  e circondandomi  il collo.
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L’acido bruciò la mia pelle e raggiunse i muscoli quasi istantaneamente, causandomi un dolore atroce che mi fece quasi svenire. La creatura si era attaccata al mio petto, e ora stava usando tutti i tentacoli per tenermi. Incrociò i tentacoli sulla mia schiena e iniziò a premere, cercando di corrodermi e spezzarmi in due. Afferrai il mio pugnale e la colpii ripetutamente, senza alcun risultato: continuava a tentare contemporaneamente di strangolarmi e tagliarmi in due. L’acido passò attraverso la pelle del mio collo, e vidi il mio sangue rosso colare sopra alla creatura nera. Probabilmente non sarei uscita dal bosco viva, ma volevo essere sicura che neanche il mostro ce l’avrebbe fatta. Smisi di colpire con il pugnale, afferrai l’arma a due mani e la spinsi dentro la bestia fin quando mi fu possibile. Sentii il mio stesso urlo gorgogliante mentre l’acido scavava il mio collo. Non so quanto tempo fosse passato prima che mi svegliassi, ma doveva essere mattino, perché c’era la nebbia sul terreno.
  
L’acido  bruciò  la  mia  pelle  e raggiunse i muscoli quasi istantaneamente, causandomi un dolore atroce che mi fece quasi svenire. La creatura si era attaccata al mio petto, e ora stava usando tutti i tentacoli per tenermi. Incrociò i tentacoli sulla mia schiena e iniziò a premere,  cercando  di  corrodermi  e  spezzarmi  in  due. Afferrai  il  mio  pugnale  e  la  colpii  ripetutamente,  senza alcun risultato: continuava a tentare contemporaneamente di strangolarmi e tagliarmi in due. L’acido passò attraverso la pelle del mio collo, e vidi il mio sangue rosso colare sopra alla creatura nera. Probabilmente non sarei uscita dal bosco viva, ma volevo essere sicura che neanche il mostro ce l’avrebbe fatta. Smisi di colpire con il pugnale,  afferrai  l’arma  a  due  mani  e  la  spinsi  dentro  la bestia fin quando mi fu possibile. Sentii il mio stesso urlo gorgogliante mentre l’acido scavava il mio collo. Non  so  quanto  tempo  fosse  passato  prima  che  mi svegliassi, ma doveva essere mattino, perché c’era la nebbia sul  terreno.
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Mi alzai e mi resi conto che potevo vedere chiaramente le cime degli alberi attraverso la nebbia.
  
Mi  alzai  e mi  resi  conto  che potevo  vedere chiaramente  le  cime  degli  alberi  attraverso  la  nebbia.
+
La spada e il pugnale scintillavano di una curiosa luminescenza che non avevo mai notato prima.
  
La spada e il pugnale scintillavano di una curiosa luminescenza che  non  avevo  mai  notato  prima.
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Mi avvicinai a loro, ed ebbi l’impressione di scendere.
  
Mi  avvicinai  a  loro, ed ebbi  l’impressione  di  scendere.
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Prendendo la mia spada, vidi un tentacolo nero colante icore raggiungere l’elsa e stringerla.
  
Prendendo  la  mia  spada, vidi  un  tentacolo  nero  colante  icore  raggiungere  l’elsa  e stringerla.
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In quel momento capii come facevano i mutilatori neri a riprodursi.
  
In  quel  momento  capii  come  facevano  i mutilatori  neri  a  riprodursi.
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Galleggiai nell’aria, silenziosamente, nel profondo dei boschi, sperando di trovare qualche animale di cui nutrirmi, sperando di non sentire mai il bisogno di carne umana.
  
Galleggiai  nell’aria, silenziosamente,  nel  profondo  dei  boschi,  sperando  di trovare  qualche  animale  di  cui  nutrirmi,  sperando  di  non sentire mai il bisogno di carne umana.
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Versione attuale delle 15:07, 8 ott 2018

Esterno

Taglia: Media

GS: 3

Allineamento: Neutrale Malvagio

Iniziativa: +0

  • Difesa

Classe Armatura: 19 (+4 Des, +5 naturale), contatto 14, colto alla sprovvista 15

Dadi Vita: 4d8+4 (25 pf)

Tiri salvezza: Temp +5, Rif +4, Vol +4

Qualità speciali: RI 10, riduzione del danno 5/magia, odore, non può essere sorpreso, trasferimento

  • Attacco

Velocità: Volare 12 m (perfetta)

Attacco: Morso +10 mischia 2d6 o tentacolo +7 mischia 1d8 + 1d4 acido

Attacco completo: Morso +10 mischia 2d6 e tentacolo +7 mischia 1d8 + 1d4 acido

Spazio/Portata: 3 m per 3 m/1,5 m

Attacchi speciali: -

  • Statistiche

Caratteristiche: For 15, Des 18, Cos 12, Int 5, Sag 17, Car 10

Attacco base/Lotta:

Talenti: Multiattacco

Abilità: Nascondersi +7, Orientamento +7, Ascoltare +7, Seguire Tracce +4

Linguaggi: Vedi testo

  • Ecologia

Ambiente: Qualsiasi

Organizzazione: Solitario

Tesoro: -

Avanzamento: -

Modificatore di livello: 3-4 DV (Medio); 5-7 DV (Grande)

Se uccide un essere intelligente, girovaga disorientato e senza meta, cercando in qualche modo di ricostruire la sua vita, ma rimane praticamente ignaro di essere diventato un mostro. Durante i periodi di luna piena, le memorie della creatura vengono completamente perse, e il mutilatore nero ritorna al suo stato naturale, riprendendo a cacciare per sopravvivere.

I mutilatore neri non si riproducono. Provengono da un altro piano dimensionale, ma quale sia questo piano e come facciano ad arrivare nel Primo Piano Materiale è ignoto.

I mutilatori neri sono quasi ciechi, e contano sul loro olfatto per percepire ciò che li circonda. Penso che non possano vedere molto lontano da loro anche se, stranamente, riescono a percepire facilmente le superfici solide.

Usando questa strana percezione riescono a passare attraverso le porte e a girare dietro agli angoli, oltre a seguire i movimenti di spade, lance e specialmente armi con l’asta.

  • Combattimrento

Trasferimento: Quando uccide una vittima, un mutilatore nero assume la sua personalità e frammenti della sua memoria.

I tentacoli del mutilatore nero emettono una sostanza acida usata per la digestione.

I mutilatori neri hanno una debolezza: le armi magiche. Per tutte le altre armi è difficile farsi strada attraverso la loro pelle insolitamente resistente.



Mentre passavo attraverso il bosco, mi legai i capelli indietro e mi strinsi ancora di più nel mantello, una difesa temporanea ma solida. L’ampia e soffice superficie avrebbe reso difficile alla creatura percepirmi.

I mutilatori neri, tuttavia, possiedono un senso dell’olfatto molto acuto, e possono avvertire la presenza di ogni cosa vivente che si avvicini a meno di un tiro di sasso. Ho trattato il tessuto del mantello con foglie di menta, per confondere il mio odore. Ogni estratto aromatico di vegetali è eccellente per questo scopo; avevo esitato ad usare profumi di origine animale, perché avrebbero sicuramente attratto la creatura (e altri poco piacevoli abitanti delle distese selvagge, per questo). Non dovevo preoccuparmi del rumore, perché i mutilatori neri non hanno orecchie.

Quella cosa contorta e insanguinata una volte era umana...forse. Non avrei saputo dirlo con certezza – ogni particolare riconoscibile era stato rimosso. Le condizioni in cui giaceva il cadavere e l’odore che pervadeva l’aria potevano essere causati solo dal crudele mostro che stavo inseguendo: un mutilatore nero. Mentre mi rialzavo, il tappeto di mosche che aveva ricoperto il corpo fino a poco prima ritornò al suo macabro banchetto. La forma contorta - morta da poche ore – venne di nuovo avvolto dagli insetti. Un arco e una faretra giacevano lì vicino.

Forse la vittima era stata una donna dei boschi, come me. Mi inginocchiai sul terreno per cercare le tracce della creatura.

La rugiada era completamente evaporata, ma il sole faceva luccicare alcuni fili d’erba scintillanti.

Non luccicavano a causa del sangue, ma per l’icore nerastro che la creatura faceva gocciolare dopo essersi nutrita. Il liquido nero e i corpi erano le uniche cose che si era lasciata dietro. Niente orme, né segni di artigli. Avrebbe continuato a non lasciarsi dietro altro, a meno che non avesse bisogno di qualche mezzo migliore per uccidere una grande animale.

Seguii la sua traccia, anche se sapevo che sarebbe svanita velocemente – come la vita delle sue vittime. La bestia di solito manteneva una direzione fissa dopo essersi nutrita, diventando errabonda solo quando sarebbe stata di nuovo affamata. I resti della poveraccia che avevo trovato erano un motivo sufficiente per essere sicura: la creatura era sazia. La traccia era ben visibile, e la seguii velocemente. Con un po’ di fortuna, l’avrei raggiunta come avevo raggiunto i suoi simili che avevo inseguito, e finalmente la zona sarebbe stata libera per sempre dalla loro diabolica malignità per sempre. Mi domando se la parola "diabolica" sia appropriata. Anche se avevo passato quasi un anno al servizio della mia dea come guerriera, sapevo che la mia vera vocazione era uccidere i mutilatori neri finché non ne sarebbe rimasto nessuno in questo mondo – o nel prossimo, se fossi riuscita a garantire anche questo.

Forse il desiderio della mia dea era questo: che uccidessi mutilatori neri ogniqualvolta ne avessi la possibilità. Non importava. Dea o no, dovevano morire tutti. La traccia conduceva in un bosco lì vicino.

Mi preparai, stringendomi nel mantello.

Invece passai senza troppa attenzione attraverso i cespugli, cercando di spingermi più all’interno del bosco mentre potevo ancora seguire la traccia di arbusti spezzati e chiazze di icore che lasciava la creatura mentre levitava sopra al terreno. Arrivai ad un punto dove il liquido nero aveva formato alcune pozze. Erano piccole pozze, ognuna conteneva non più di qualche stilla, ma erano al di fuori del sentiero. Mi immobilizzai.

Era un indizio evidente che la creatura era rimasta in quel punto per un po’. La traccia si fermava, il che significava che poteva essere solo volata sopra di me. Non l’avevo vista mentre mi avvicinavo.

La mia unica speranza era che non mi stesse cercando, ma che avesse annusato l’odore di un cervo e che stesse aspettando di scendere sulla preda quando questa si fosse avvicinata.

I mutilatori neri spesso cacciano in questo modo: preferiscono galleggiare nell’aria per poi fermarsi quando sentono l’odore di qualcosa che vogliono divorare. Se stava veramente cacciando, la creatura doveva essere molto più grande di quanto avevo pensato la prima volta – era presto perché un mutilatore normale avesse di nuovo fame. A meno che... Poteva benissimo essere che stesse cacciando me. Rabbrividii al solo pensiero.

Solo una volta avevo incontrato un mutilatore abbastanza intelligente per ragionare in questo modo, capace cioè di accorgersi di essere cacciato.

Fui in grado di seguirlo e coglierlo di sorpresa.

Temevo che questo mutilatore avesse invece colto di sorpresa me. La mia testa era rivolta verso il basso per guardare le pozze dell’appiccicoso icore nero, e il cappuccio del mio mantello era ben calato sulla fronte.

Non potevo guardare verso l’alto senza tradire i miei sospetti, così osservai attentamente il terreno alla ricerca di un’ombra. Era lì.

La creatura si era sistemata fra i rami bassi di un albero alla mia sinistra, leggermente dietro di me. Non si muoveva. Cambiai leggermente la mia posizione, in modo da vedere la bestia al limite estremo della mia visuale periferica. Aveva allungato i tentacoli e si erao avvolta ad alcuni rami – una posizione dalla quale non poteva muoversi velocemente.

Aveva intenzione di nascondersi, credendo che passassi oltre? E come si era accorta di me, prima di tutto? Proprio allora, la creatura emise un suono sibilante.

I tentacoli di quella bestia, avviluppata ai rami, rilasciarono un acido che corrose persino parte della pianta. Quell’emissione significava che aveva ogni intenzione di venirmi a prendere.

Cercai in fretta il mio pugnale, e chiusi le dita attorno all’impugnatura proprio mentre un suono secco e terribile proveniva dall’albero del mutilatore.

Mi mossi immediatamente, non mi importava nemmeno che il mantello potesse rivelare la superficie dura delle frecce nella mia faretra. Il grosso ramo sul quale stava il mutilatore mi cadde vicino con un tonfo, mancandomi per poco.

Aveva usato l’acido dei suoi tentacoli per farsi strada nel bosco, e poi mi aveva lanciato addosso un ramo. Tutto questo era insolito – nessuno degli esemplari che avevo incontrato aveva mai usato armi improvvisate prima. Era forse una nuovo genere di mutilatori? Non avevo tempo per riflettere sul problema. Corsi dietro ad un albero e sporsi la testa per sbirciare: lo vidi muoversi alla mia sinistra.

Guardai dall’altra parte dell’albero e vidi che stava volando direttamente verso di me! Spostai il pugnale nella mano sinistra, estrassi la spada e feci tre passi indietro.

Avrebbe dovuto superare l’albero per raggiungermi, e il momento in cui avrebbe girato mi avrebbe dato un leggero vantaggio. Il mutilatore – come previsto – girò intorno all’albero, mentre i suoi tentacoli si contorcevano nell’aria come se stesse afferrando liane invisibili che pendevano in tutte le direzioni.

La bestia – completamente nera – si muoveva ondeggiando e scendendo, persino barcollando, come se la gravità stessa cambiando in modo casuale intorno ad essa. Colava icore nero e acido. Si voltò per raggiungermi.

In quel momento colpii e mi mossi nello stesso momento. La spada mancò il bersaglio, ma il pugnale tagliò uno dei suoi tentacoli.

Emise un orribile verso, mentre altro icore sgorgava dalla ferita. Un terribile odore di bruciato si levò dalla mia scapola sinistra, mentre l’acido corrodeva il mio mantello.

Gettai via il mantello – sembrava che la bestia potesse percepirmi chiaramente, e non potevo rischiare di danneggiare la mia armatura. Tagliai la fibbia sul mio mantello il più velocemente possibile, e lo lascia cadere per terra, mentre mi muovevo ancora. Il mutilatore nero aveva cambiato direzione. Poiché i mutilatori non hanno faccia – e quindi non hanno una "parte frontale" – la creatura non aveva nessun problema a invertire improvvisamente il suo incedere. Scese su di me velocemente, lasciandomi poco tempo per reagire.

Puntai la mia spada verso l’alto per ricevere la sua carica e mi preparai a tagliare ancora col pugnale. L’orrenda bestia mi atterrò sopra, e contemporaneamente spinsi la spada verso l’alto per quanto mi era possibile.

La colpii nel tentacolo più grosso, attraversandola da parte a parte. Ululò, gli altri tentacoli si avvolsero sulla mia spada, e tirò indietro con forza, portando la mia arma con sé. Impalata, la creatura si contorse a mezz’aria, ululando e sbattendo contro gli alberi, corrodendone le cortecce con il suo acido. Feci un passo indietro, cercando di far allontanare la bestia dalla mia spada, che era ormai coperta di sangue e acido. Speravo di poterla recuperare e anche di poterla usare per qualche altro colpo, se i miei guanti di cuoio avessero resistito all’acido per un tempo sufficiente. La creatura si avventò di nuovo contro di me, evidentemente ignorando qualsiasi dolore provasse.

Si muoveva molto più veloce di quanto pensassi, e improvvisamente fu proprio di fronte a me, muovendo i suoi tentacoli in un’orribile frenesia.

Si avvolsero facilmente intorno a me, coprendomi la faccia e circondandomi il collo.

L’acido bruciò la mia pelle e raggiunse i muscoli quasi istantaneamente, causandomi un dolore atroce che mi fece quasi svenire. La creatura si era attaccata al mio petto, e ora stava usando tutti i tentacoli per tenermi. Incrociò i tentacoli sulla mia schiena e iniziò a premere, cercando di corrodermi e spezzarmi in due. Afferrai il mio pugnale e la colpii ripetutamente, senza alcun risultato: continuava a tentare contemporaneamente di strangolarmi e tagliarmi in due. L’acido passò attraverso la pelle del mio collo, e vidi il mio sangue rosso colare sopra alla creatura nera. Probabilmente non sarei uscita dal bosco viva, ma volevo essere sicura che neanche il mostro ce l’avrebbe fatta. Smisi di colpire con il pugnale, afferrai l’arma a due mani e la spinsi dentro la bestia fin quando mi fu possibile. Sentii il mio stesso urlo gorgogliante mentre l’acido scavava il mio collo. Non so quanto tempo fosse passato prima che mi svegliassi, ma doveva essere mattino, perché c’era la nebbia sul terreno.

Mi alzai e mi resi conto che potevo vedere chiaramente le cime degli alberi attraverso la nebbia.

La spada e il pugnale scintillavano di una curiosa luminescenza che non avevo mai notato prima.

Mi avvicinai a loro, ed ebbi l’impressione di scendere.

Prendendo la mia spada, vidi un tentacolo nero colante icore raggiungere l’elsa e stringerla.

In quel momento capii come facevano i mutilatori neri a riprodursi.

Galleggiai nell’aria, silenziosamente, nel profondo dei boschi, sperando di trovare qualche animale di cui nutrirmi, sperando di non sentire mai il bisogno di carne umana.